tag:blogger.com,1999:blog-54814239821252415422024-03-12T16:33:15.629-07:00aliceydulcineaaliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-45811297190878302702012-05-22T23:30:00.000-07:002012-05-22T14:58:07.885-07:00La Giovanna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB8kLd9tG7KgtkLnFTCYybgWWfg6UVpG13_F19r0-PajSbrDL6UMMwrdB9vBhpCfWd5rC-v58hktciwy9w5GTHNWP7JDHl1TmVexvKU4MFwCAhBlPm2vHrc6iJnc9xRkO81dQZyxArdrU/s1600/GIOVANNA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB8kLd9tG7KgtkLnFTCYybgWWfg6UVpG13_F19r0-PajSbrDL6UMMwrdB9vBhpCfWd5rC-v58hktciwy9w5GTHNWP7JDHl1TmVexvKU4MFwCAhBlPm2vHrc6iJnc9xRkO81dQZyxArdrU/s400/GIOVANNA.jpg" width="318" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/tiersenlesj.mp3" target="_blank"> Yann Tiersen & The Divine Comedy - Les Jours Tristes </a><br />
<br />
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<b><br /></b></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Era all’imbrunire del
giorno che dalla vecchia panchina osservava i giovani passare, mentre
biascicava logori e incomprensibili discorsi che inseguivano il delirio
inarrestabile dei suoi pensieri. </b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Osservava…pensava e tornava
di nuovo a sognare, lo sguardo appassito accennava un sorriso e la
Giovanna tornava ad essere quella d’allora: la ragazza dai seni grandi e dagli
occhi ribelli che invitava gli uomini con un ammiccare, con l’impercettibile
assenso delle palpebre.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Era in un vecchio garage
che accoglieva i clienti: un letto cigolante e colorato di rosso camuffava un
lavandino scrostato che lasciava sfuggire il tempo goccia dopo goccia. A volte
arrivavano piccoli doni che la Giovanna ghermiva con lo scatto pronto di una
gazza per mostrarli all’unico raggio di luce…una spilla d’ottone, un anellino
informe d’oro rosso o un orecchino malandato sfuggito all’occhio accorto di una
moglie.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>In una strampalata danza la
Giovanna ancheggiava con le sue grosse e robuste forme…le braccia corte si
muovevano nell’aria mentre le lunghe gambe saltellavano come salta qua e là la
grassa pica fischiettando un motivetto allegro…</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>I capelli ricordavano
quelli delle bambole di terraglia, stropicciati ed aderenti al capo, trattenuti
da cordoncini sfilacciati di lana rossa e oro… Amava il rosso la
Giovanna, le ricordava il focolare acceso,</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>il calore dell’estate, il
sole che scioglie il suo colore nel tramonto estivo, il sangue che scorre
veloce nelle vene.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Aveva sempre donato sorrisi
di bimba e sogni svagati mentre l’acquaio ritmava i minuti, le ore e gli
incontri…ogni volta un uomo diverso sebbene uguale.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Il mattino di quel giovedì
la porta della Giovanna restò chiusa, dall’arcata superiore occhieggiava lo
squarcio di un vetro sbilenco, nessun rumore né suono, né cigolar di molle
o incerto ciabattare…</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Fu solo a tarda notte che
la trovarono, quando l’Antonio uscì per richiamare i cani… entrato quasi di
nascosto, gli occhi rivolti vergognosi a terra quasi a nascondere la conoscenza
e l’uso del locale…</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Quanti sorrisi e sussurri,
quante eccitazioni rubate di nascosto…le malandate mura raccontavano gemiti e
sospiri mentre ombre curve e solitarie si allontanavano furtive.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Si era addormentata la
Giovanna indossando i pochi ricordi sgualciti, stringendo al seno tesori che
non le avevano dato né fama né ricchezza… il piccolo e malandato cerchio d’oro
rosso rotolato in terra tra grumi di polvere e sporcizia.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Se ne era andata in
silenzio tallonata dai ricordi, con l’affanno di portare con sé solo il buono
dei suoi giorni, le dita afferravano ancora una foto scolorita e logora,
Lorenzo, quel giovane dal viso sognante e lo sguardo ribelle…<br />
Quel figlio senza padre che non aveva mai potuto riconoscere…quel ragazzo educato
dalla pietà di beghine e benpensanti, quel figlio a cui la società aveva
regalato compassione negandogli però ogni sorta di amore e perfino il più
semplice dei desideri…conoscere il nome di sua madre per ricompensarla del suo "essere uomo".</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: orange; font-family: "Lucida Handwriting"; font-weight: normal;">Aliceydulcinea</span><span style="color: orange; font-family: "Lucida Handwriting"; font-weight: normal;"> </span><span style="color: #6fa8dc; font-family: "Lucida Handwriting"; font-weight: normal;">alias</span><span style="color: orange; font-family: "Lucida Handwriting"; font-weight: normal;"> Maria Vittoria</span></span><span style="font-family: "Lucida Handwriting";"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-53776690495500063612012-03-23T23:04:00.000-07:002012-05-22T14:52:49.455-07:00 A little love…<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb-9O0ADhGjQ4ouMLiFRCOhf1_M_FVcGS7BkzRB0-OruA0y2DgUopQRAPscIkTDUjLl_Si7YhtT99HrFXeU9Af-ZAp-Fla5ZpqVzkekAYZT4K_x489_rJ0gVLl17E-uG_1FPuv5hvUkZ4/s1600/Nina+A+little+love%E2%80%A6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb-9O0ADhGjQ4ouMLiFRCOhf1_M_FVcGS7BkzRB0-OruA0y2DgUopQRAPscIkTDUjLl_Si7YhtT99HrFXeU9Af-ZAp-Fla5ZpqVzkekAYZT4K_x489_rJ0gVLl17E-uG_1FPuv5hvUkZ4/s400/Nina+A+little+love%E2%80%A6.jpg" width="311" /></a></div>
<br />
<a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/ninasimonefromyou.mp3" target="_blank"><br /></a><a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/ninasimonefromyou.mp3" target="_blank"> Nina Simone - That's All I Want From You</a><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="color: white;">Scrivo al riparo della solitudine lungo un percorso
fatto di parole che si fanno tormento e si interrompono sulla soglia del cuore, seduta ai margini di un foglio, lascio filtrare voci tra le rughe marcate dalla
malinconia.</span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Nell’oscurità di un trasandato emporio agonizzano abiti dismessi, vecchi
stracci di lana, caldi nel tepore discreto e tenero, stracci ammucchiati alla
rinfusa nell’ospizio dell’animo, ripiegato e replicato limite come corda che
scende e si avvolge per risalire con circolarità.</span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Camminiamo verso territori sconosciuti da percorrere, attraversati da chi ci ha
preceduto, calpestiamo orme ancora vergini, vuote di sogni e desideri, ombre
brevi come il passato, oblio di ricordi e di malinconie irrisolte.</span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
L’essere e il non essere compresi, gli errori, gli accadimenti vari nel loro
divenire, tutto riflesso in uno specchio, culla che accoglie il dono della
vita, dimenticato premio dell’egoismo umano.</span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Felici di quel mondo che credevamo nostro, certi che i nostri anni lo avrebbero
difeso e conquistato, gustiamo la dolcezza amara della vita. <br />
Sfidiamo gli altri e noi stessi respirando il nostro male e divoriamo
sogni raccolti nell’ombra di uno sguardo recriminando i primi istanti che ci
hanno separato, insolito presagio di una incerta fine. </span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Raccattiamo rifiuti in paradisi inutili, appassionati amanti traditi dal loro
stesso amore.</span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Soli in questa confusione di tenebre e luci, legati in un groviglio
indissolubile, soli in questo nostro incerto andare…l’alba si insinua per un
ultimo viaggio, non ci sarà più tempo…per loro che non credono e non vivono,
per te che mi fai male, per me che continuo ad amare, abbandonata ai sobbalzi
di parole inutili, nel variopinto vagone naufragato tra i binari di periferia.</span></span></b></i>
</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; mso-outline-level: 2;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: xx-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: medium;"><span style="color: orange;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; font-size: x-small;">Già pubblicata il 14 giugno 2009 e dedicata a Nina Simone</span></span></span></span></span></span></span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: xx-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: medium;"><span style="color: orange;">Fiori, fiori per Nina... </span></span></span></span></span></span></b></i></span><span style="color: #9fc5e8; font-family: Verdana,sans-serif; font-size: 12pt;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
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<![endif]--><span style="font-size: small;"><span><i><b><span style="color: orange;">Aliceydulcinea
<span style="color: #6fa8dc;">alias</span> Maria Vittoria</span></b></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; font-size: small;"><b><i>“All music is what
awakes within us when we are reminded by the instruments..." </i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; font-size: small;"><b><i> Eunice Waymon </i></b></span><b><i><span lang="EN-GB" style="font-family: Tahoma; font-size: 14pt;">
<br style="mso-special-character: line-break;" />
</span></i></b> </div>
<br />aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-81767497998535730432012-03-19T20:30:00.000-07:002012-03-19T12:34:01.975-07:00Salento<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHdLGl2qr7dSLzdYmnbtfCE4oYUxNH6hjAaAd7x7U6q08PtteQw-QWqpLxFYrApFbwyHGjBAup273oy_kT0WdXMgGtujFfkm0bED0DfeHLI6ZdMyS2IB2soGL2ln0OptGwrxb9vsjXQ28/s1600/Salento1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHdLGl2qr7dSLzdYmnbtfCE4oYUxNH6hjAaAd7x7U6q08PtteQw-QWqpLxFYrApFbwyHGjBAup273oy_kT0WdXMgGtujFfkm0bED0DfeHLI6ZdMyS2IB2soGL2ln0OptGwrxb9vsjXQ28/s400/Salento1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/ReneAubrySalento.mp3" target="_blank">René Aubry - Salento.mp3</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="color: white;">
<span style="font-size: small;"><b><i><span style="font-family: Arial;">Lido delle Conchiglie,
tra Gallipoli e santa Maria al Bagno…piccola spiaggia sullo Ionio, l’immagine
resta impressa nella memoria, vola, delimita uno scoglio, si immerge nel mare.
Vibra di suoni incessantemente e le ondate dei ricordi si abbattono, modellano
volti e forme, si ritraggono. </span></i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white;">
<span style="font-size: small;"><b><i><span style="font-family: Arial;"><span style="color: white;">Il mare, si incendiava
tra ulivi e giunchi in controluce e la rossa sfera del sole affondava nel
turchino scagliando schegge di sole contro le nostre pupille. </span><br style="color: white;" /><span style="color: white;">
Io, Nando e Mino saltavamo qua</span> e là sugli scogli che non lasciavano tregua alle
nostre gambe cercando polipi e paguri, nel buio…solo i boati dei pescatori di
frodo. Le nostre grida si rincorrevano serene mentre ci assalivano i primi
turbamenti e poi la sera liberava la nostra meraviglia che si tuffava in mare
per scoprire dove annegava il sole.<br />
Il cuore batteva all’impazzata e noi…non capivamo il senso dell’amore.<br />
La notte, nel cerchio giallo di un lume a petrolio ascoltavamo storie pennellate
di segreti e paure che le vecchie narravano ghignando e noi, rapiti ed
angosciati, ci stringevamo ancora per avvertire i battiti farneticanti del
nostro cuore….Gli anni sono trascorsi, ci siamo persi, ritrovati e nuovamente
persi ma quel disco rosso rubino che cade dentro il mare mi segue come un
ombra…è il mio calore, il mio ricordo, la mia infanzia, è ancora la mia vita.</span></i></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt;"> </span></i></b><i><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt;"></span></i><span style="font-size: small;"><span style="color: #f3f3f3;"><i><span style="font-family: Arial;">La luna rotola</span></i></span></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial;">Distesa nella notte</span></i></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial;">Fili colorati in sentieri di sogni</span></i></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial;">Appesi a stelle fisse.</span></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: orange;">Aliceydulcinea
<span style="color: #6fa8dc;">alias</span> Maria Vittoria</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: xx-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span></b></i></span><span style="font-size: small;"><b><i><span style="font-family: Arial;"> </span></i></b></span></div>aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-33342362761350178952012-03-08T23:28:00.000-08:002012-03-19T12:45:01.895-07:00Something I could not ignore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja-eGa6irM7FQPGRMG-OjG3KpeEJokXOYNwm6MS9mm1NGmYWF2aBw5eImevUrmIxcaL97eqIWKTym9k0jiv2S28ACnKrxvQprZnPoC2SCGIYKvbbamo_PoXyAoeyE2EQOr_k65ePpmQj4/s1600/fiori,+fiori...jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /><br /><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja-eGa6irM7FQPGRMG-OjG3KpeEJokXOYNwm6MS9mm1NGmYWF2aBw5eImevUrmIxcaL97eqIWKTym9k0jiv2S28ACnKrxvQprZnPoC2SCGIYKvbbamo_PoXyAoeyE2EQOr_k65ePpmQj4/s400/fiori,+fiori...jpg" width="358" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="color: #cfe2f3; text-align: center;">
<a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/fallinginglove.mp3" target="_blank">Nina Simone - Falling in love again</a></div>
<br />
<a href="http://www.isolanontrovata.it/audio/fallinginglove.mp3" target="_blank"></a><br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: white; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Lungo dimenticati pensieri</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: white; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">mi arrampico</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: white; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">accantono attimi strappati</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: white; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">al silenzio della notte</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: white; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Indugio nel mio sonno vigile</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;"><span style="color: white;">Ti affacci ai miei so</span>gni</span></b></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">omaggio di sguardi sulla valle.</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Ascolto memorie ritrovate</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">parole bisbigliate, segreti spazi</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">rifugio di donna</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">si affaccia sul crepuscolo</span></b><span style="font-family: Arial;"><br />
<b><span style="font-family: Arial;"> inconfessata attesa.</span></b></span><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Profilo controluce</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">avvolto da ombre indulgenti</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">riflessi di tramonto</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">su benevoli specchi,</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">sottili membrane</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">dissolte nel cielo.</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Diaframma capovolto di sogni</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">Consistenza duttile e tenera</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">oggetto di stupore</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">di segreta sventura</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><i><b><span style="font-family: Arial;">desiderio e delirio,</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></i></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><b><span style="font-family: Arial;"><i>istante favorevole della mia follia.</i> </span></b></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: red; line-height: 150%; text-align: center;">
<b><span style="font-family: Arial;"><br /></span></b><span style="font-family: Arial;"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="color: red; line-height: 150%; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: xx-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: large;"><span style="color: orange;">Fiori, fiori per Nina...</span></span><br /><span style="font-size: x-small;"><br /><span style="font-size: small;">Aliceydulcinea</span></span></span></span><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-size: small;"><span style="color: #6fa8dc;">alias</span> Maria Vittoria</span></span></b></i></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<br />
<span style="font-family: Arial;"></span></div>
</div>
<br />aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-49316953185882185232012-03-07T23:00:00.000-08:002012-03-07T14:26:42.312-08:00Miran<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ6gphs9QZ9hGr2sdT1yn26mqNU19JbL-v3vfJJz7LFXHfCCfNommBz23nfflrbwO-JDoQx2fyMTtaIa0A9eRPBbeIKMVVwsczRtbJ_y97HtwgX8ELpE97zJTyt48yz21zNYHTaFxUD-Q/s1600/Miran.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ6gphs9QZ9hGr2sdT1yn26mqNU19JbL-v3vfJJz7LFXHfCCfNommBz23nfflrbwO-JDoQx2fyMTtaIa0A9eRPBbeIKMVVwsczRtbJ_y97HtwgX8ELpE97zJTyt48yz21zNYHTaFxUD-Q/s400/Miran.jpg" width="358" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Pantaloni al polpaccio,
spalle strette e braccia al ginocchio, passava ogni giorno alla solita ora,
camminava senza fermarsi, il basco calzato sul capo fin a coprire gli occhi.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Il suo movimento era ritmato
dal flettersi delle gambe, ad ogni incrocio si fermava…sembrava riflettere ma
era solo una brevissima attesa e uno sguardo furtivo per non essere investito
dai rari veicoli presenti in paese.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">I pantaloni corti erano gli
stessi di quando era ragazzo, le scarpe risultavano vecchie e pesanti, il suo
andare metodico, scandito dal tempo che passava lentamente.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">I suoi occhi erano vuoti e
persi in uno spazio lontano, Miran lo slavo, Miran il senza patria.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Il lavoro colmava l’assenza
dei ricordi mentre le dita stringevano cazzuola e </span><span class="hps"><span lang="RO" style="font-family: Arial;">cupă </span></span><span style="font-family: Arial;">per preparare la malta ed i suoi gesti sembravano
ripetere un antico rituale…pietra dopo pietra, fila dopo fila, legando i vuoti
con malta fine.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Cercava le pietre lungo
l’argine del torrente o rubandole allo scorrere dei flutti: pietre bianche e ruvide
ma continue al tatto come un vecchio tessuto di lino e canapa…le accarezzava
mentre le sceglieva per valutarne l’uso e parlava loro con tono sommesso mentre
le poneva in un grande fardello.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Pietre bianche combinate a
pietre grigie e nere…a volte i resti di vecchi fondi brillanti di bottiglie
completavano l’innalzarsi di muri e confini.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">La sua giornata era
interminabile e la sera, quando la luce non permetteva più il lavoro, Miran
andava a riposare. Con il suo passo saltellante e ritmico rientrava per la
solita via mentre i ragazzini lo rincorrevano per divertirsi e lo apostrofavano
- slavo, slavo, slavo…- ma Miran procedeva con il suo solito sorriso. </span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">E le pettegole sulla porta
si chiedevano…- Ma perché sorride?! La
sua vita può essere migliore della nostra??!-</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">E lui andava e andava con le sue braccia lunghe e il cappello
calato sulla testa.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;"> Gli anni trascorrevano lenti ed uguali per Miran,
i suoi muretti bianchi e colorati racchiudevano gli spazi del paese come in uno
strano ricamo, quasi un rammendo.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Linee rette, curve e sghembe
si intrecciavano ripetutamente ed il paese sembrava racchiuso da una simmetrica
e precisa ragnatela: immobile nei i suoi confini, con le piccole case racchiuse
in spazi definiti da strade, vicoli,
muri e limiti.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Il suo passo echeggiava sicuro
lungo il vecchio tracciato del paese, ormai trasformato in un labirinto
complicato di cui solo lui conosceva il segreto per entrare ed uscire.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Il paese con il trascorrere
degli anni esaurì ogni risorsa per vivere…</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">gli abitanti finirono il
mais, i chicchi di grano, gli ortaggi che coltivavano, le semenze…i bambini
affamati non ridevano, non rincorrevano più lo slavo; i vecchi e persino gli
adulti cominciarono a morire pian piano di fame e d’inedia. </span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">Miran proseguì ad innalzare
le sue strane mura che ora non custodivano più case e confini, orti e terreni
ma i corpi di chi continuava a morire.</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #f3f3f3;">
<i><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">L’ultimo muro o forse
l’ultimo mucchio sconnesso di pietre Zoran lo innalzò per lui poco prima di lasciarsi
imprigionare dall’ultima parola di questo racconto…</span></span></b></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-weight: normal;"><b><i style="color: #cfe2f3;"><span style="font-size: small;"></span></i></b></span>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: orange; font-family: "Lucida Handwriting"; font-weight: normal;"><br /></span></span><span style="font-size: x-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Aliceydulcinea</span></span><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="color: #6fa8dc; font-size: small;">alias</span><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: small;">Maria Vittoria</span></span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-44789841823554328702012-03-04T19:00:00.000-08:002012-03-07T14:25:48.356-08:00La stanza era in penombra...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZaomF4oXTrTAZam2vh7HQXY4fvkG8t58yapfXfGL0u2Ep1E8M1Z3hLJIn3eL4tB3lxcd7RCSAzitrhFvDYaJDsgBaAn0wQIqNRrkBW-PUEvpGNfIsEWcZhUCRyMme_L3j6DDmSAomBYc/s1600/ElenaFin2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZaomF4oXTrTAZam2vh7HQXY4fvkG8t58yapfXfGL0u2Ep1E8M1Z3hLJIn3eL4tB3lxcd7RCSAzitrhFvDYaJDsgBaAn0wQIqNRrkBW-PUEvpGNfIsEWcZhUCRyMme_L3j6DDmSAomBYc/s400/ElenaFin2.jpg" width="335" /><span style="background-color: white;"></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;"><br /><br />La stanza era in penombra,
guizzi improvvisi di luce dalle persiane accostate illuminavano vortici di pulviscolo
dorato che si innalzavano danzando per poi diluirsi attraverso le fessure delle
imposte. <br />
Una donna dall’ovale morbido e pieno, si muoveva negli spazi con sicurezza, il
corpo non tradiva la sua età né la stanchezza. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Riordinava la casa con affetto ed
attenzione…lisciava una piega del sofà, toglieva un baffo di polvere dal
candelabro, puliva il vetro del tavolo accarezzandolo
complice mentre la superficie le rimandava un volto senza rughe…<br />
Il tempo sembrava essersi fermato per lei, occhi grandi e labbra generose
nascondevano i suoi pensieri ed a volte le donavano una falsa sicurezza. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Elena proseguiva a riordinare il soggiorno
riflettendo tra sé e sé, ricordi diversi affluivano ostinati come lo scorrere
di un fiume, si mescolavano ai granelli di polvere per adagiarsi intorno con la fragranza della cera
profumata. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Gli occhi bruciavano, la lingua nervosa
accarezzava labbra colme di amarezza mentre
le mani veloci e nervose continuavano a riordinare in una sorta di automatismo
ripetitivo. La donna sembrava ascoltare le note che arrivavano dal vecchio
stereo, uno schermo illuminato rimandava toni violacei e azzurrini mentre
un’emoticon continuava a rimbalzare da sud ad ovest…le parole erano arrivate
improvvise via mail, le aveva lette e rilette nuovamente cercando di afferrarne
il senso, cercando di scoprire le ragioni che le avevano prodotte, cercando di
recuperare dalla memoria le cause che le avevano annunciate. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Un uomo e una donna, il suo uomo e
un’altra donna, un equivoco, uno sciocco equivoco, così lo aveva definito
Roberto. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Le parole, piccole mosche nere svolazzavano
sulla pagina web, si infiltravano veloci negli spazi dell’anima, invadevano
ogni piccolo anfratto del corpo, ogni centimetro d’epidermide.</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Il virtuale si era insinuato
velocemente per non restare solo probabile, appropriandosi delle sue paure e
perplessità, distruggendo ogni bene acquisito…tutte le certezze.</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Elena proseguiva a guardare tra
gli spiragli della finestra, aspettava di vederlo arrivare con il suo sorriso
timido, con il suo nascondersi dietro una tranquillità artefatta…</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;"><br />
…Era un giorno di maggio, assolato e caldo, una primavera singolare che
anticipava la calura estiva…l’intensità del desiderio si era mantenuta
paradossalmente intatta nel tempo e nella memoria…<br />
Una innata timidezza portava Elena a temere quell’incontro, la faceva sentire a
disagio per la sua altezza, per l’abbigliamento colorato e fuori moda che tentava
di mimetizzare i riflessi accesi dei capelli. <br />
Un sole impietoso amplificava il senso di malessere, il corpo fradicio di
sudore si era trasformato in un fardello ingombrante e fastidioso che
accresceva a dismisura la sensazione di sentirsi fuori luogo. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Incontro voluto, atteso,
desiderato da tempo…<br />
Elena non si chiese se avesse sbagliato modalità e tempi, un’accanita frenesia continuava ad alimentare
il fuoco che la portava a bruciare le distanze ed ogni eventuale ragionamento.
Il suo corpo e la sua vitalità desideravano quell’incontro, unico appiglio per un’anima
in fuga. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">All’improvviso non ebbe più timori,
smise di pensare di essere arrivata fuori tempo massimo…una berlina blu era
apparsa al limite della strada, l’auto non pose domande ma l’accolse nella
frescura e nel silenzio per cancellare ogni possibile ripensamento.</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">La preoccupazione di essere sola
con lui non le vietò di osservare il volto dell’uomo dove sembravano mescolarsi
tenerezza e allegria, le mani energiche accarezzavano il volante e guidavano
con sicurezza offrendo appigli di serenità che annullavano le perplessità che la
donna ancora avvertiva con violenza. </span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Era stato un conoscersi rapido e incontenibile
tra le parole del web, un inseguirsi di affanni e gioia, di false verità e improbabili
certezze…Elena ora percepiva con forza
la paura di trovarsi sola con lui, una paura che chiudeva lo stomaco, toglieva
il respiro, la portava a desiderare di riafferrare i primi momenti che l’univano
a lui…</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Pochi secondi potevano bastare per
cancellare ogni serenità apparente, ogni intuizione d’affetto in cui aveva
creduto precedentemente…solo pochi secondi per annullare ogni ragionamento,
ogni momento sereno vissuto, solo pochi attimi per lasciarsi sfuggire la sua
anima.</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;"><br />
Elena continuava a spostare e a risistemare oggetti…una penna, una rosa
essiccata, una luce ad intermittenza oramai superata dai Leed, un vecchio
blocco notes…briciole di un passato remoto, gocce inutili di memoria.</span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">Le ante della finestra si aprirono
all’improvviso e una folata di vento cambiò nuovamente ordine agli oggetti, il
silenzio venne infranto dai petali che cadevano sul tappeto sparpagliati tra i
colori caldi e morbidi.</span></b></i></span></div>
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; font-size: small;"><i><b><span style="color: white;">I suoi piedi cercarono di schivarli ma li sbriciolarono in un solo
attimo, entrò il sole e un raggio allegro e vivace trasfigurò la stanza in un
cangiante caleidoscopio che annullò definitivamente ogni residuo d’ombra. <br />
Elena uscì e chiuse casa incamminandosi nel giardino…aria, aveva bisogno di
respirare aria, aveva un estremo bisogno di luce e di certezze…chiamò con
vivacità suo figlio, ed il sorriso luminoso che si affacciò nel suo sguardo cancellò
quei ricordi inutili e sterili che non avrebbero
potuto mai distruggere la sua felicità…</span></b></i></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: x-small;"><br /><span style="font-size: small;">Aliceydulcinea</span></span><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="color: #6fa8dc; font-size: small;">alias</span><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: small;">Maria Vittoria</span></span></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5481423982125241542.post-32002398093869196102012-02-01T20:30:00.000-08:002012-03-07T14:32:19.102-08:00Ancora un nuovo blog...<br />
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Ancora
un nuovo blog… un nuovo post per ricominciare a scrivere dopo una lunga
interruzione, un nuovo spazio per ospitare quello che amo fare…scrivere e
disegnare.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Ricomincio
con un po’ di rimpianto per non essere riuscita a portare con me una valigia di
fogli sparsi, di colori e schizzi depositati all’ombra di una pensilina abbattuta dalla pressione dei social network. </b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Addio Splinder, addio da quell’Aliceydulcinea
che amava ed ama ancora scrivere e disegnare, ascoltare musica, passeggiare e
giocare con Speedy, un volpino di tre anni.<br />
Addio dalla donna che amava ed ama il teatro, la musica classica, le marionette
ed i funamboli del circo, addio isola felice ricca di suoni e parole,
Aliceydulcinea ha ricevuto tanto da te, tanto quanto lei ti ha dato.</b></i></span></div>
<div style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Alice prosegue
il suo percorso di donna e di madre attraverso l’amore inesprimibile per i
figli, attraverso il sorriso del compagno, quel sorriso che l’ha conciliata con
il mondo…attraverso i ricordi del trascorso scolastico con il suo attivo e
passivo, con le voci ed i sorrisi dei “suoi ragazzi” che non la lasceranno mai.</b></i></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b>
Aliceydulcinea…Mavi…Maria Vittoria
continuerà ad amare la sera e la notte che la portano a pensare e
riflettere, proseguirà a detestare assopirsi perché ha sempre percepito il
sonno come un ladro di Vita (accettabile solo in quanto padre di sogni e di memorie
che sfuggono alla lucidità del giorno).</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Coltiverà
come ha sempre fatto l’amore per il mare, per le spiagge del sud…continuerà a
partire ed a tornare ai suoi “non
luoghi”, al suo essere fantasia e
quotidianità perché ama la Vita e perché vivere è immensamente grande e
meraviglioso...MV</b></i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i><b></b></i></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYZiYeuU7HqD2K78UoAGcsa35FO97i9ciqb-dlsvi54zeMOwhi4c1yNT2BtpAPJmSl0p7KJUNSziT5FkrcKZr7Gse-yjtqsBS_6qnD0O_RoNEST3AVMf7WyqiciWFCty0W17LQSlQdWvg/s1600/MaVi1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="366" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYZiYeuU7HqD2K78UoAGcsa35FO97i9ciqb-dlsvi54zeMOwhi4c1yNT2BtpAPJmSl0p7KJUNSziT5FkrcKZr7Gse-yjtqsBS_6qnD0O_RoNEST3AVMf7WyqiciWFCty0W17LQSlQdWvg/s400/MaVi1.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><i><b><br />1
febbraio e primo giorno di neve a Forlì…il silenzio è totale, dalle finestre
chiuse filtrano bagliori chiari di luce, si odono solo rumori attutiti dal
soffitto e passi pesanti sulle scale. Scosto la tenda e il bianco abbagliante
della neve mi riporta indietro nel tempo, ad un 31 dicembre ormai trascorso. <br />
Una finestra affacciata verso Bergamo alta, case e chiese avvinghiate alle
pendici del colle e illuminate a giorno dalla moltitudine di fiocchi di neve
che scendevano dal cielo…si intrecciavano per poi risalire e ricostruire strani
percorsi eterei e lucenti.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: 150%; margin-right: -2.7pt;">
<span style="font-size: small;"><i><b>I vetri riflettevano natali trascorsi, i natali della
mia infanzia custoditi in quelle sfere di vetro che stringevo con forza nelle
mani per non farmele rubare dal fratello maggiore…Ma all’improvviso ecco
arrivare il count down…tre, dueee, unooooo……ed allora quel paese raccolto nella
sfera di vetro si illumina sotto una
pioggia di colori, fontane di luce che si aprono in zampilli luminosi e
colorati per illuminare l’oscurità della
notte.</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cfe2f3; font-family: Times,"Times New Roman",serif; line-height: 150%; margin-right: -2.7pt;">
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: white; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Gioia pura che cancella ogni ricordo di sofferenze, di terapie invasive e lascia solo lacrime di gioia, sorrisi increduli che mi fanno ancora dire: “…Piacere morte, felice per non averti conosciuta!” </span><br /><span style="color: orange;"></span></b></i></span></div>
<span style="font-size: small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></b></i></span><span style="font-size: x-small;"><i><b><span style="color: orange;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Aliceydulcinea</span></span><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="color: #6fa8dc; font-size: small;">alias</span><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: small;">Maria Vittoria</span></span></b></i></span><br />
<div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times,"Times New Roman",serif; line-height: 150%; margin-right: -2.7pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times,"Times New Roman",serif; line-height: 150%; margin-right: -2.7pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: -2.7pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>aliceydulcineahttp://www.blogger.com/profile/04734873307112299540noreply@blogger.com4