AyD

"I colori delle mie emozioni, robusti e silenziosi nell'incertezza del mio vivere..."

mercoledì 1 febbraio 2012

Ancora un nuovo blog...


Ancora un nuovo blog… un nuovo post per ricominciare a scrivere dopo una lunga interruzione, un nuovo spazio per ospitare quello che amo fare…scrivere e disegnare.
Ricomincio con un po’ di rimpianto per non essere riuscita a portare con me una valigia di fogli sparsi, di colori e schizzi depositati all’ombra di una pensilina abbattuta dalla pressione dei social network.  
Addio Splinder, addio da quell’Aliceydulcinea che amava ed ama ancora scrivere e disegnare, ascoltare musica, passeggiare e giocare con Speedy, un volpino di tre anni.
Addio dalla donna che amava ed ama il teatro, la musica classica, le marionette ed i funamboli del circo, addio isola felice ricca di suoni e parole, Aliceydulcinea ha ricevuto tanto da te, tanto quanto lei ti ha dato.
Alice prosegue il suo percorso di donna e di madre attraverso l’amore inesprimibile per i figli, attraverso il sorriso del compagno, quel sorriso che l’ha conciliata con il mondo…attraverso i ricordi del trascorso scolastico con il suo attivo e passivo, con le voci ed i sorrisi dei “suoi ragazzi” che non la lasceranno mai.
Aliceydulcinea…Mavi…Maria Vittoria  continuerà ad amare la sera e la notte che la portano a pensare e riflettere, proseguirà a detestare assopirsi perché ha sempre percepito il sonno come un ladro di Vita (accettabile solo in quanto padre di sogni  e di memorie  che sfuggono alla lucidità del giorno).
Coltiverà come ha sempre fatto l’amore per il mare, per le spiagge del sud…continuerà a partire ed a  tornare ai suoi “non luoghi”, al suo  essere fantasia e quotidianità perché ama la Vita e perché vivere è immensamente grande e meraviglioso...MV



1 febbraio e primo giorno di neve a Forlì…il silenzio è totale, dalle finestre chiuse filtrano bagliori chiari di luce, si odono solo rumori attutiti dal soffitto e passi pesanti sulle scale. Scosto la tenda e il bianco abbagliante della neve mi riporta indietro nel tempo, ad un 31 dicembre ormai trascorso.
Una finestra affacciata verso Bergamo alta, case e chiese avvinghiate alle pendici del colle e illuminate a giorno dalla moltitudine di fiocchi di neve che scendevano dal cielo…si intrecciavano per poi risalire e ricostruire strani percorsi eterei e lucenti.
I vetri riflettevano natali trascorsi, i natali della mia  infanzia custoditi in quelle  sfere di vetro che stringevo con forza nelle mani per non farmele rubare dal fratello maggiore…Ma all’improvviso ecco arrivare il count down…tre, dueee, unooooo……ed allora quel paese raccolto nella sfera di vetro  si illumina sotto una pioggia di colori, fontane di luce che si aprono in zampilli luminosi e colorati  per illuminare l’oscurità della notte.
Gioia pura che cancella  ogni ricordo di sofferenze, di  terapie invasive e lascia  solo lacrime di gioia,  sorrisi increduli che mi fanno ancora dire: “…Piacere morte, felice per non averti conosciuta!”

Aliceydulcinea alias Maria Vittoria